domenica 9 agosto 2009

Lo zucchero raffinato fa male!


Nel 1957 il dottor William Coda Martin tentò di rispondere alla seguente domanda: “Quand’è che un alimento è tale e quando invece è un veleno?”. La sua definizione di veleno era, dal punto di vista fisico: “Qualsiasi sostanza che inibisce l’attività di un catalizzatore che sia una sostanza secondaria, chimica o un enzima che attiva la reazione”.
Il dottor Martin aveva classificato lo zucchero raffinato come veleno poiché esso è il prodotto di un lungo processo industriale in cui lo zucchero originario della barbabietola da zucchero o della canna da zucchero viene privato delle sue forze vitali, vitamine e minerali. Quello che resta consiste di carboidrati puri, raffinati.
Lo zucchero raffinato è assai dannoso quando viene ingerito dagli esseri umani perché fornisce soltanto quelle che gli esperti di nutrizione chiamano come calorie vuote o nude; esso manca dei minerali naturali presenti nella barbabietola e nella canna.

Per di più lo zucchero raffinato, per poter essere assimilato e digerito, ruba al nostro corpo vitamine e sali minerali, in particolare calcio e cromo. Le conseguenze sono comparsa di malattie ossee quali artrite, artrosi, e osteoporosi, e inoltre di carie dentarie che affliggono gran parte della civiltà occidentale e che non affliggevano gli aborigeni dell’Australia, i Maori della Nuova Zelanda, gli Indios del Perù e dell’Amazzonia, i Pellerossa del Nordamerica fino all’arrivo dei bianchi coi loro alimenti zuccherati.
L’eccesso di zucchero alla fine nuoce ad ogni organo del corpo. Inizialmente esso viene immagazzinato nel fegato in forma di glucosio - glicogeno. Poiché la capacità del fegato è limitata, un’assunzione quotidiana di zucchero raffinato ben presto fa sì che il fegato si gonfi come un pallone e, quando esso è pieno sino al limite delle sue possibilità, il glicogeno in eccesso ritorna nel sangue sotto forma di acidi grassi i quali vengono trasportati in tutte le parti dell’organismo ed immagazzinati nelle aree meno attive: il ventre, le natiche, il petto e le cosce. Quando queste aree relativamente innocue sono completamente sature, gli acidi grassi vengono poi distribuiti negli organi attivi come il cuore ed i reni, i quali cominciano a rallentare la loro attività ed i cui tessuti alla fine degenerano e si trasformano in grassi. L’intero organismo viene influenzato da questa loro ridotta capacità e si crea una pressione sanguigna anormale. Il sistema nervoso parasimpatico viene danneggiato e gli organi da esso governati, come il cervelletto, divengono inattivi o si paralizzano. I sistemi circolatorio e linfatico vengono invasi e le caratteristiche dei globuli rossi iniziano a cambiare. Si verifica una sovrabbondanza di globuli bianchi e la generazione di tessuti rallenta, la tolleranza e la capacità immunitaria del nostro organismo diventa più limitata cosicché non siamo in grado di reagire a situazioni relativamente critiche, siano esse freddo, caldo, zanzare o microbi. Scritto da Alessio Scippo.

Aggiornamento: Non fatevi ingannare dallo zucchero di canna in commercio. E’ zucchero raffinato normale colorato con caramello sintetico, e costa più dell’altro. Una specie di truffa. L’alternativa è lo zucchero nero di canna, non sbiancato e non decolorato, di consistenza un po’ umida, facilmente reperibile attraverso il commercio equo e solidale. Questo tipo di zucchero conserva vari minerali, fra cui calcio, magnesio, ferro, potassio, fosforo.

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