domenica 9 agosto 2009

Perchè vegetariano?


Forse qualcuno di voi si starà chiedendo perchè una persona, ad un certo punto della sua vita, decida di fare la scelta di diventare vegetariano (questa o quella, ancora più apprezzabile ed impegnativa, di diventare vegano).Vegetariano = colui/lei che non mangia prodotti ricavati dall'uccisione di animali (quindi niente carne e pesce*)

Vegano = colui/lei che, non solo non mangia carne, ma esclude dalla sua dieta anche tutti gli altri prodotti di derivazione animale: latticini, uova, ma anche miele ad esempio.



* per me chi mangia pesce non si può definire un vegetariano, forse i pesci hanno meno diritto di vivere di altri animali?



I motivi alla base di questa scelta sono vari, e diversi per ognuno.

"Dalla fabbrica alla forchetta" racconta tutti i "lati oscuri" dell'allevamento intensivo esaminando le varie "scelte" che il consumatore compie, spesso inconsapevolmente, quando decide di nutrirsi di prodotti animali.

Scelta etica:

Sai da dove viene quello che tu consideri "cibo",
sai chi è stato prima di essere cibo, e com'è stato allevato?
Gli animali sono esseri senzienti, capaci di provare sensazioni, emozioni, sentimenti, come ben sanno tutti quelli di noi che ospitano in casa un cane o un gatto. Ma questi animali vengono invece trattati come cose, come macchine per produrre carne, latte, uova.

Scelta salutistica:

Sai quali effetti può avere sul tuo corpo e sulla tua salute?
I pericoli per la salute umana che derivano dal consumo di alimenti di origine animale (carne, pesce, uova, latte e latticini) sono molti. Gli animali negli allevamenti intensivi sono imbottiti di antibiotici e farmaci di vario genere, ed inoltre una dieta a base di alimenti di origine animale è inadatta all'organismo umano, e porta a tutte quelle malattie degenerative che costituiscono le prime cause di morte nei paesi ricchi.

Scelta ecologica:

Sai qual è l'impatto sull'ambiente della produzione di carne, latte, uova?
Per consumo di risorse, latte e carne sono indiscutibilmente i "cibi" più dispendiosi, inefficienti e inquinanti che si possano concepire: oltre alla perdita di milioni di ettari di terra coltivabile (che potrebbero essere usati per coltivare vegetali per il consumo diretto degli umani), e oltre all'uso indiscriminato della chimica, vi è la questione dell'enorme consumo d'acqua in un mondo irrimediabilmente assetato, il consumo di energia, il problema dello smaltimento delle deiezioni animali e dei prodotti di scarto, le ripercussioni sul clima, l'erosione del suolo, e la desertificazione di vaste zone.

Scelta sociale:

Sai quali sono le implicazioni sociali di questo cibo?
Povertà, fame nel mondo...
Le produzioni attuali di cereali e legumi sarebbero sufficienti a sfamare tutti, occorrerebbe solo consumare direttamente i vegetali, anziché usarli per nutrire gli animali, con un grave spreco.
Il problema della ridistribuzione delle risorse non è causato soltanto dallo spreco dovuto allo smodato consumo di carne da parte dei paesi ricchi, è sicuramente più ampio, ma questi specifici sprechi vi contribuiscono in maniera significativa.

Scelta economica:

E sai perché non te lo vogliono spiegare?
I prodotti della zootecnia costano poco sul mercato, ma se la produzione avvenisse in modo sostenibile (dal punto di vista ambientale, della salute del consumatore, e del benessere degli animali), i costi sarebbero almeno triplicati. Va considerato che l'attuale sistema non sopravvive senza le sovvenzioni pubbliche: quello che il consumatore non spende al momento dell'acquisto, lo spende quando paga le tasse, in forma di sovvenzioni agli allevatori.

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