domenica 9 agosto 2009

TRAFFICI DI ANIMALI:adottati per essere vivisezionati


Una preoccupante esportazione di cani dall' Italia verso Germania, Svizzera e Austria. Molti cani partono dai nostri canili, molti altri vengono rubati ai loro padroni, per questo è importante non lasciarli mai incustoditi.
Sono stati fermati camion ai confini con questi paesi dove all' interno c'erano cani stipati e agonizzanti.
Un sospetto atroce della fine che questi animali faranno oltre confine. Essere vivisezionati nei laboratori.
Attenzione anche a chi si offre di adottare piu' animali contemporaneamente, dovete dar via degli animali controllate bene a chi li date e che sia sempre possibile vederli con i vostri occhi anche negli anni successivi.
Se dovete ricorrere all' eutanasia per il vostro animale restate fino alla fine (anche se è difficile), dovete essere sicuri che sia veramente morto, ci sono veterinari che di nascosto mandano questi animali oltre confine, approfittando del dolore del proprietario nel non voler assistere alla morte del proprio animale, a morire come cavie nei laboratori.Qui nella mia citta' un noto veterinario è stato tovato sul "fatto" e denunciato.Comunque lavora tutt' ora nella sua prestigiosa clinica.Ma non si puo' escludere che certe cose avvengano ancora...quindi ATTENZIONE!


Dalla meta' egli anni '70 viene rilevato un crescente "traffico" di animali domestici dall'Italia verso altri paesi europei, in particolare Germania e Svizzera. Questi trasferimenti vengono messi in atto da sedicenti animalisti se non quanto da associazioni che si dichiarano animaliste. Inizialmente sotto l'attenzione di associazioni animaliste, questi ingenti movimenti hanno destato l'attenzione del Ministero della Sanita' del parlamento, nonchè dell'opinione pubblica. Infatti negli anni a cavallo fra il 1992 ed il 1996 sono stati bloccati alcuni furgoni, diretti oltreconfine, contenenti cani stipati e seminarcotizzati. A bordo erano presenti "i soliti noti".... denunciati, poi puntualmente scagionati, sono sempre riusciti a rimanere impuniti nonostante documenti falsificati/irregolari e decine di migliaia di animali trasferiti senza aver mai fornito prove concrete sulla destinazione degli stessi. Nello svolgimento di alcune indagini sono emersi preoccupanti flussi finanzari che constano di notevoli e repentini movimenti da conti esteri. Il quadro si complica ulteriormente se pensiamo che molte persone o associazioni, prima impegnate nelle indagini, hanno abbandonato questo compito o peggio risultano ora collaborare proprio con chi "sistema bene" animali oltreconfine. E chi osa parlare di questi argomenti viene accusato di condurre una "caccia alle streghe" e ci sono tentativi di intimidazione verso chi documenta.

« Ci risulta che il traffico di animali clandestino sia costante, sappiamo che settimanalmente partono carichi di randagi provenienti dall'Italia e dal resto d'Europa, così come anche dal Ticino. La destinazione non é nota, apparentemente andrebbero tutti dati in adozione a famiglie tedesche che a quanto pare non ne hanno abbastanza dei loro. Cosa che comunque non giustifica l'altissimo numero di animali che passano di nascosto le frontiere. La cosa strana è che in Svizzera, Germania e Austria pare arrivino i randagi di tutta Europa, tutti ufficialmente per essere adottati da famiglie. Questa situazione, che si protrae da decenni, fa sorgere qualche dubbio: se i randagi andassero davvero a finire ad amorevoli famiglie d'oltralpe, a quest'ora ognuna di loro ( comprese quelle che non amano gli animali) dovrebbero avere almeno una quindicina di cani e una ventina di gatti in casa, e ancora non basterebbero! Cercando delle spiegazioni plausibili non possiamo che notare che in Svizzera, Germania e Austria esiste la maggiore concentrazione di laboratori, di Università scientifiche, di industrie farmaceutiche d'Europa » .

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